Federazione Italiana Hockey - Divisione Unihockey Floorball

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Intervista con Simone Baratin

Il nuovo Head Coach delle Azzurre

Alla vigilia del Women's Triple Challenge contro la Francia siamo andati a fare un'intervista con Simone Baratin, nuovo Head Coach della Nazionale Femminile.

1. Tre aggettivi per descrivere la persona Simone Baratin?

Domanda difficile ma potrei dire, perfezionista, molto diretto e ambizioso.

2. Guidare una nazionale. Come vedi questa sfida rispetto al lavoro in un club?

E’ sicuramente un lavoro completamente diverso. In un Club ti alleni 3-4 volte sul campo, 1-2 fisicamente a settimana e giochi tutti i Week End, puoi quindi svolgere un lavoro molto minuzioso, hai il tempo per lavorare sui dettagli, perfezionarli e migliorare costantemente nonchè è più facile creare un gruppo coeso.

Guidare la Nazionale è una bella sfida, bisogna sfruttare al massimo il poco tempo a disposizione. Qui è fondamentale il lavoro che viene svolto dai Club con i quali voglio creare un contatto stretto per poter seguire al meglio le giocatrici e il lavoro che viene svolto con loro. Nel Club lavori sulla crescita e sul perfezionamento del giocatore, a livello Nazionale questo tempo non c’è ed è quindi importante che le ragazze arrivino con un bagaglio il più completo possibile.

3  Che impressione hai avuto al primo raduno a Tenero?

Ho trovato un bel gruppo di persone e di giocatrici con delle buone basi. Questo grazie al lavoro fatto negli ultimi anni da Giorgio Battaini.

Ovviamente l’inizio è sempre difficile sia per me che per la squadra. Ogni allenatore porta le sue idee e il suo modo di lavorare ed è quindi fondamentale creare fin da subito una chimica con la squadra. In questo senso sono rimasto molto soddisfatto, la squadra è ottima, mi hanno integrato e accettato bene e le ho viste motivate e pronte al lavoro. E’ stato decisamente un ottimo inizio.

4. La settimana prossima il Triple Challenge contro la Francia. Che cosa speri di ottenere da questo evento?

Sicuramente ci manca un pò di esperienza a livello internazionale quindi poter giocare 3 partite contro lo stesso avversario è un’ottima occasione per poter provare diverse cose, diverse formazioni e per testare la capacità di adattamento e lettura dell’avversario.

Sarà la prima occasione per lavorare con la squadra quasi al completo e un’occasione per integrare delle ragazze della U19. Un allenatore viene valutato in base ai risultati, quindi l’obiettivo è fare risultato. Principalmente per dare una carica di motivazione alle ragazze, far vedere che il lavoro porta risultati e che possiamo essere competitivi. Mi aspetto lo stesso tipo di lavoro da parte della Francia. Anche loro come noi sono una squadra giovane in cerca delle migliori sensazioni. Mi aspetto una prima partita molto tattica con le squadre attente a non scoprirsi. I veri valori si vedranno, secondo me, durante il secondo incontro mentre nel terzo entrambe le formazioni saranno un po’ sulle gambe, sentiranno il carico del lavoro dei giorni precedenti.

Personalmente il risultato sarà importante solo in parte. Verrà fatto molto lavoro tattico che per alcune ragazze sarà una cosa nuova. Quindi sarà importante per me vedere la dedizione al lavoro, l’apprendimento e la messa in pratica delle nuove informazioni nonchè proseguire con l’integrazione nel gruppo.

Voglio vedere un gruppo coeso, che si sacrifica e mette il cuore in ogni momento e in ogni situazione.

5. La rosa è molto giovane. Che cosa comporta per te come Head Coach?

Nell’immediato potrebbe essere visto come uno svantaggio. Il fatto di non dover giocare le Qualificazioni Mondiali ci dà l’occasione di poter lavorare con calma in tutti gli aspetti. Sia a livello fisico, tecnico e tattico abbiamo la possibilità di crescere e lavorare senza pressioni. Una rosa giovane significa che ho la possilità di dare un’impronta ben precisa alla squadra senza sconvolgere le abitudini delle singole giocatrici ma di poter migliorare i dettagli.

6. Quali obiettivi poni per il prossimo biennio?

Il lavoro da fare è molto sotto parecchi aspetti ma la via tracciata è quella giusta. Personalmente gli obbiettivi principali sono:

  • Crescita tecnica e tattica
  • Entrare nei primi 17 del Ranking
  • Professionalizzazione delle procedure e del lavoro
  • Partecipazione ai mondiali 2023
  • Incremento della collaborazione con la Nazionale U19 e con tutti i Club

Ringraziamo Simone e facciamo il nostro in bocca al lupo per il Triple Challenge!

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